martedì 26 gennaio 2010

MI ERA SFUGGITA LA "DOLCE GABRY"


Incredibileeeeeeee,
mancano pochissimi giorni al prossimo compleanno di Gabriella
e mi accorgo che non avevo presentato ancora la torta che le feci per i suoi 45 anni.
Probabilmente qualcuno di voi si starà chiedendo chi sarà mai questa Gabry;
beh, chi ormai mi segue da tempo la conosce già,
ho spesso ripetuto che Gabry non e semplicemente un'amica maaaa
"é l'amica",
ma a proposito di ciò, se qualcuno volesse saperne di più, può dare una sbirciatina qui.
Quindi stavo raccontando appunto che ,
a farmi accorgere che questa torta mancava nell'archivio del mio blog
è stata proprio la futura festeggiata in quanto,
quando alla mia domanda di come volesse che fosse farcita la torta in preparazione per il suo compleanno di Sabato,
lei mi risponde che le piacerebbe che fosse appunto come questa di cui parliamo oggi.
Vabbè penso, e chi se lo ricorda...
cerco e ricerco eeeeee
ORRORE,
non la trovo.
Fortuna che tengo un piccolo archivio cartaceo ,
messo da parte per l'occorrenza giusto come questa
e così posso raccontare la ricetta a voi
ed accontentare Gabry a breve.

"TORTA DOLCE GABRY"

Ingredienti
3 dischi di Pan di Spagna che io faccio così
2 bicchieri di succo di ananas
panna montata q.b.
Crema pasticcera al cioccolato bianco (alla crema pasticcera aggiungo 200 g di cioccolato bianco fuso)
crema pasticcera al pistacchio(alla crema pasticcera aggiungo 1 cucchiaio abbondante di pasta di pistacchio)
1 confezione grande di ananas al naturale
Preparazione
Imbevete i dischi di Pan di Spagna con il succo di ananas.Riunite in un contenitore la panna montata con la stessa quantità di crema pasticcera al cioccolato bianco in maniera tale di ottenere una chantilly al cioccolato bianco e mescolate delicatamente con una spatola per amalgamare gli ingredienti fra di loro. Ripetete lo stesso procedimento con la crema pasticcera al pistacchio.Fatto ciò poggiate sopra il primo disco di pan di spagna le fette di ananas precedentemente sgocciolate e copritele con la crema chantilly al cioccolato bianco.Ripetete l'operazione con il secondo disco di pan di spagna coprendo stavolta con la crema chantilly al pistacchio.Assemblate il dolce e rivestitelo interamente con la panna montata (senza esagerare troppo, altrimenti scivoleranno gli strati di cioccolato plastico)
Con il cioccolato colorato create i fiori per la decorazione e quindi con quello bianco stendete alcune sfoglie utilizzando la macchinetta per le lasagne e adagiatele delicatamente sulla torta creando un effetto drappeggio.Puntellate con qualche altro fiorellino di zucchero e ponete il numero degli anni anche questo realizzato con cioccolato plastico.

domenica 24 gennaio 2010

CIAMBELLINE SOFFICI AL LIMONE ... PER UNA GAIA EMOZIONE


Sono le 14.17 di questa fredda Domenica palermitana
quando il ronzio del "Calabrone"si disperde in ogni angolo della mia casa...
chissà perché abbia scelto propria questa come suoneria del mio cellulare
a volte mi risulta così snervante!!!

Arrivoooooooo,esclamo ad alta voce
- come se chi sta all'altro capo del telefono possa sentirmi -

Attimi ...rimango sospesa e immobile...
milioni di piccole farfalle cominciano a fluttuare nel mio stomaco,

Ero informata sul fatto che stesse facendo una vacanza in terra sicula,
tra l'altro ero stata proprio io a fornirle il mio recapito telefonico
in modo tale da farmi contattare per poterci incontrare,
ma ugualmente,
nel preciso istante in cui sento la sua voce
rimango inebetita e sorpresa.

Il suo tono gaio
(mai nome mi è parso più azzeccato)
mi investe e mi contagia,
mi avvolgo dell'abbraccio della sua voce
fresca e cristallina;

Sembra brezza marina
Immagine presa dal web

di quella che se ti volti e ancora non scorgi l'azzurro del mare,
sai che è lì,
oltre le vetrate pronto a farsi ammirare...
così come sai che lei è qui,
distano poche città eeeee...
se ancora non la riesco a vedere
ho la meravigliosa consapevolezza che presto la potrò abbracciare.

Nell'attesa decido di festeggiare con queste delicate ciambelline che le voglio dedicare.

"Ciambelline soffici al limone"
Dal libro "Scuola di Pasticceria" dell'Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani

Ingredienti
3 albumi
25 g di farina 00
30 g di fecola di patate
40 g di zucchero semolato
1 limone non trattato
4 cucchiai di olio di arachidi
sale
Per decorare
un limone non trattato
io ho aggiunto anche della glassa bianca al limone
Preparazione
Montare gli albumi a neve ben ferma quindi unirvi la farina e la fecola setacciate.
Aggiungere lo zucchero, il succo e la scorza grattugiata del limone e l'olio.
Amalgamare gli ingredienti con una frusta a mano
fino ad ottenere un composto omogeneo.

Versare l'impasto negli appositi stampi
(io con il doppio delle dosi ho ottenuto 12 ciambelline)
e cuocere in forno già caldo a 180°C per 25 minuti.
Lasciare intiepidire il dolce e sformarlo su una gratella per dolci.
Servirlo freddo glassato con una glassa al limone che io preparo ad occhio,
ovvero sciolgo lo zucchero a velo con un po' d'acqua
fino a quando il composto non raggiunge la giusta cremosità,
quindi aggiungo il succo di limone goccia a goccia
fino ad arrivare alla consistenza desiderata.

Fatto ciò, definire la decorazione con delle scorzette di limone.
(vedi sequenza fotografica)

Ehi Gaia...voglio sperare che non ti farai tanto aspettare...
altrimenti quanti dolcetti mi dovrò preparare???

giovedì 21 gennaio 2010

344 PACCHETTI DA SCARTARE... e rosette al cocco per dimenticare.


Penso che ogni nuovo giorno sia come un dono da gradire, scartare, ammirare ed accettare, qualsiasi cosa esso contenga.
Non sempre l'involucro contiene qualcosa che ci piace e che ci rende felici ,
ma come dice un noto proverbio "a caval donato non si guarda in bocca"
e comunque sia,
è sempre stato un giorno,
che sia valso la pena di vivere.

E' quanto mi successo ieri ,
all'interno del pacco non vi era nulla di buono o meglio...
vi era posta una minuscola fialetta di fiele con piccolo sorsi amari da mandar giù;
il tutto risultava difficile da ingoiare ,
bisognava quindi intervenire con tanta dolcezza a piccole dosi
accompagnata da una calda tazza di tè,
perché, si sa...con un poco di zucchero la pillola (amara) va giù.

Rosette al cocco
da una raccolta del periodico "Cucina Moderna-Serie Oro" del 2002
Ingredienti per 30 pz
2 uova intere
175 g di zucchero
240 di cocco disidratato e grattugiato
Preparazione
Sgusciare le uova in una terrina, unirvi lo zucchero e lavorare a lungo con una frusta finché il composto diventa spumoso e bianco.
Incorporarvi il cocco, continuando a sbattere e lasciare riposare per circa mezz'ora.
Scaldare il forno a 170°.
Inserire l'impasto dentro una sacca da pasticcere con il beccuccio a stella larga
e formare tante roselline sulla placca rivestita da carta da forno, ben distanziati.
Lasciare cuocere per circa 15 minuti e fare raffreddare.
Si conservano perfettamente per 20 giorni.

Quest'anno mi riserva ancora 344 pacchetti da scartare e
chissà quante dolcezze da preparare
per festeggiare o dimenticare!!!
Ad ogni modo, sarà sempre e comunque
un "pacchetto" da vivere

sabato 16 gennaio 2010

QUESTIONE DI FEELING...

Immagine presa dal web

...può accadere che, la mattina di un Sabato come tanti altri ,
comunque già migliore delle altre mattine proprio perché è Sabato,
mentre tutto si svolge in comoda lentezza, senza traffico da affrontare, zaini da sistemare, figli da svegliare
(quantomeno il piccolo, ed è già un granché dire)
orari scolastici da rispettare ed uffici da raggiungere,
può accadere qualcosa di speciale.



Vi spiego,
mentre il mio impegno più grande ed imminente era quello di ideare una torta leggera e poco calorica,
e volendo sfruttare una confezione di farina di carote
che ormai da parecchio tempo attendeva nella credenza
mi appresto a consultare alcuni blog da me frequentati.
Penso,
"Forse Stefania, di Cardamomo & Co.(Fantasie di Stefania)
ha postato qualcosa del genere...sai lei con tutte le sue farine alternative...
già Stefania, arriverà il momento che ci incontreremo,
arriverà il momento di gustarci questa grande emozione...
quando sento echeggiare lo squillo del telefono.
Sono troppo distante, non rispondo, lo farà mio marito che
dopo qualche breve battuta mi porge il ricevitore dicendomi:

-"E' per te...Stefania".


Un secondo carico di un miscuglio di emozioni, rispondo felice e lei mi dice:
-"Fra un po' sarò a Sferracavallo, se non hai impegni..."
- Io,se non ho impegni???!!!
L'unico impegno che intendo avere è quello di attendere che arrivi".
Lei conferma che a breve arriverà.


Strane sensazioni si susseguono come un turbine nella mia mente,
e anche nel mio stomaco...
è proprio il classico magone dell'emozione;
cosa faremo,che ci diremo?


Beh concludo, appena entrerà si vedrà.


Il citofono...è lei...mi affaccio,le vado incontro ed è un grande e sincero abbraccio.


Non c'è imbarazzo né esitazione, le parole escono e straripano
come un corso d'acqua trattenuto da troppo tempo da una diga,
la diga della distanza .


Passa poco e a noi si aggregano i rispettivi mariti che non sembrano affatto infastiditi,
accettano di immortalare questo magico momento
e cominciano a sommergerci di scatti
noooo...non per la nostra beltà ma di sicuro per la nostra grande felicità
di poter concretizzare un'amicizia fino ad ora virtuale.


Un'amicizia appena iniziata...
ma che strano sembrerebbe già tanto solida e di vecchia data,
con foto conservate già da tempo

nei nostri album dei ricordi
ma con colori tuttora vivi ed attuali.



Stefania mi ha donato un barattolo di marmellata di Kumquat



che già da un pò aveva messo in serbo per me...uhmmm, sublime!

Io, quando lei è andata via mi sono dedicata alla torta
che avevo programmato di fare ,
ma ho aggiunto un ingrediente particolare ,
la nostra nuova amicizia.

Questa rosa è per lei, fatta in modo tale che
malgrado le sua intolleranza alimentare, la possa assaporare,
tra l'altro con l'enorme vantaggio di non ingrassare.

"Rosa di carote e mele light"



Ingredienti
125 g di yogurt magro
3 uova
80 g di farina di carote
70 g di amido di mais
80 g di fruttosio
40 g di olio di semi di mais
1 mela tagliata a cubetti
1 arancia non trattata
1 limone
1/2 bustina di lievito per dolci

Preparazione
Sbattere le uova con il fruttosio. Aggiungere l’olio continuando a sbattere.Unire lo yogurt. Setacciare le farina con il lievito. Aggiungere all’impasto il succo del limone e la farina.Aggiungere la mela precedentemente messa a macerare nel succo di un'arancia, la cui buccia avrete grattugiato all'interno dell'impasto. Versare il composto in uno stampo a ciambella, meglio se in silicone



che non necessita di essere imburrato, e cuocete e 160° C per 30 minuti circa. Sformare ancora caldo e far raffreddare su una gratella.

Con sincero affetto a Stefania

Vi piacerebbe conoscere le sensazioni di Stefania a proposito del nostro incontro?Eccole qua

mercoledì 13 gennaio 2010

STORIA DI UN PANETTONE FUORISTAGIONE...


...ma mica poi tanto fuori stagione, considerato che negli ultimi giorni qui a Palermo si gela dal freddo, sembra più Natale adesso che allora quando avevamo ben 26°.
Ad ogni modo, torniamo al racconto che ha origine un pomeriggio qualsiasi di un giorno qualsiasi, quando, com'è mia abitudine fare,
mi ritrovo a zampettare allegramente tra le mie bloggers preferite;
è proprio allora che vengo folgorata dal Panettone di Federica di "La Cucina di Federica",
da me battezzata "l'artista degli impasti lievitati.

Leggo il post con curiosa ammirazione ed ingordigia e penso:
"Si, va ...e quando riuscirò mai a fare tanto e così bene!"

Continuo in ciò che stavo facendo, passa qualche giorno e sempre leiripropone una nuova meravigliosa versione del panettone.Eh no...questo è troppo...così mi mortifico!!!
Qui siamo difronte a un mostro di bravura!
ma in tutte le salse e dimensioni:
Ok, proseguono i giorni, ci penso e ci ripenso, quando,
in uno dei tanti negozi visitati causa "regalini di Natale",
mi imbatto nello stampo per il Panettone.
Sapete questa come l'ho definita'?
PROVOCAZIONE!!!

Bene, caro Panettone, mi hai provocato?
E mo' ti faccio

"IL PANETTONE"
Riporto fedelmente la ricetta postata da Federica,
tranne per qualche piccola variante che segno tra parentesi:

Per prima cosa porre a temperatura ambiente 200 g di burro e
aromatizzarlo con la buccia di un limone e la buccia di un'arancia.


Ingredienti:
Primo impasto ore 10.00 (io ho iniziato alle 10.30)
150 g farina 00
90 g acqua
10 g lievito di birra fresco
Sciogliere il lievito nell'acqua unire alla farina e impastare.
Porre in una ciotola coperta con panno umido in un luogo caldo.
Lasciare lievitare 5 ore.
( io, così come lei, 4 ore perché era più che abbondantemente raddoppiato)

Secondo impasto ore 14.30
Unire all'impasto precedente
150 g zucchero
2 g di lievito di birra sciolto in 50 g di latte tiepido
3 uova leggermente sbattute del peso senza guscio di 164
g.500 g di Manitoba e per finire 150 g di latte tiepido.
Questo impasto Federica l'ha fatto con il Kenwood( io con la mia planetaria Imetec).
Ho unito uova farina e latte alternate, impastando sempre al minimo poi quando l'impasto si è formato ho impastato a velocità 1.



L'impasto deve staccarsi dalla ciotola, quindi tenete conto che ci vorranno almeno
20/25 minuti per ottenere un buon risultato.
Coprire con panno umido e porre a lievitare in un luogo caldo per 5 ore
( il mio impasto ha lievitato 6 ore, ma purtroppo di questo passaggio ho cancellato la foto).
Terzo impasto ore 19,30 (io ore 20.30)
All'impastato lievitato unire:
300 g di Manitoba
5 tuorli leggermente sbattuti
3 cucchiaini di miele d'acacia
120 g di zucchero
(oppure, come ho fatto io, 130 g zucchero e 2 bustine di vanillina)
1 bustina di zucchero vanigliato (10 g)
5 g di sale

Ha impastato sempre con il Kenwood (io sempre con la mia planetaria), quando l'impasto si è formato bene, iniziare ad unire il burro a piccoli pezzi e dargli il tempo di essere assorbito.
Una volta unito tutto il burro e l'impasto è ben formato, unire 100 g di gocce di cioccolato (io avendo fatto anche la versione al pistacchio,
ho unito a metà dell'impasto, che totalmente pesava 1.800 g,
100 g di pistacchi tritati e dopo la cottura ho farcito con una crema pasticcera,
anche questa al pistacchio,preparata in questa maniera con la sola aggiunta
di un cucchiaio abbondante di pasta di pistacchi.
Ho unito anche,( dietro suggerimento di un amico pasticcere)
1/2 bicchierino di rum per pasticceria.
Ho impastato velocemente in modo da permettere
alle gocce e ai pistacchi di incorporarsi bene.


A questo punto, ed erano le ore 21.00, ho distribuito le due masse,
ognuna di 980 g in due stampi diametro 18, alto 12 cm.


ai quali io, per precauzione ho aggiunto in altezza della carta forno.

Importante:L'impasto deve arrivare fino al bordo dello stampo
(io ho lasciato lievitare all'interno del forno spento, per tutta la notte)

L'indomani mattina, alle ore 08.00 erano così gonfi e profumati



Ho preriscaldato il forno a 170°C, così come consigliato da Federica,
quindi vi ho posto i due panettoni

che dopo circa 10 minuti ho coperto in superficie con dell'alluminio,
per evitare che colorissero eccessivamente
e con molta calma ho atteso che si compisse la missione risultata
POSSIBILE!!!



Chi lo ha assaggiato mi ha elogiata, tanto che ancora qualcuno ne parla; anche mia figlia.


Al suo rientro a scuola, raccontando questa mia simpatica avventura,
ha destato l'interesse di Donatella, sua prof di informatica ,
la quale, abbondantemente interessata all'argomento
si è timidamente informata sulla possibilità che io potessi farle,
anche adesso "fuori tempo" un panettone ricco di gocce al cioccolato.

Ho accettato,
per far contenta Donatella,per poter realizzare con calma questo piccolo passo-passo...e non ultimo per ordine di importanza,
per ringraziare la mitica Federica
senza la quale non sarei mai riuscita!!!

lunedì 11 gennaio 2010

LA "MIA" PRIMA CASSATA DEL 2010... sigillata e serigrafata


Chi di voi non ha mai sbirciato tra i doni di Natale sotto l'albero, alzi la mano.
Io sempre!!!
No, che avete capito?
Non che li apra prima del dovuto, ma cerco di tastare, agitare
per intuire quale possa essere il contenuto,
tempestando tral'altro di domande il gentile donatore indagando sul tipo di materiale con cui è fatto l'oggetto misterioso,
se potrò indossarlo o se potrò mangiarlo,
sapendo perfettamente che ogni risposta è studiata in maniera che possa depistarmi.

Quest'anno la mia attenzione è stata catturata in modo particolare da un pacco quadrato,
ben curato nella confezione, non molto pesante e poco scrosciante.
"Cosa potrà mai contenere?"
mi sono chiesta più volte;
unica certezza era che provenisse da parte della mia mamma
e questo già rappresentava una garanzia di successo in quanto lei conosce bene
le mie passioni e i miei desideri;
ed infatti la certezza che così fosse l'ho avuta non appena il pacchetto incriminato
è stato scartato perché...indovinate un pò cosa conteneva???
La teglia in silicone che tanto avevo desiderato
e che andava a comporre uno dei tasselli di questo mio piccolo esperimento di pasticceria
che stasera vi sto raccontando.
Guardatela...non è meravigliosa?!!!

Continuiamo con il racconto, perché...
da quando avevo adocchiato
"Fragola e Limone"
ne ero rimasta affascinata ed intenzionata a sperimentarla quanto prima.

E quando i miei occhi, durante una spensierata passeggiata tra i corridoi
di un grande centro commerciale si erano posati su questo meraviglioso stampo di cui sopra, ecco prendere forma nella mia testolina la personale intepretazione della tecnica in questione.

Quando infine, a casa di Marika le mie papille incontrano il sapore di una torta alla ricotta, regalatale da un'amica romana ,di cui mi munisco immediatamente di ricetta,
ecco materializzarsi l'ultimo tassello mancante per dar vita alla mia
"e ci tengo che lo sia e rimanga tale"

"Cassata Serigrafata Sigillata"
Ingredienti
Per i decori
30 g di burro a pomata
30 g di albumi
30 g di farina
30 g di zucchero semolato
coloranti alimentari q.b.

Per l'impasto della cassata
2 uova
150 g di zucchero
1 limone grattugiato
1 pizzico di sale
100 g di burro a pomata
1/2 bicchierino di liquore Amaretto + 1 cucchiaio
200 g di farina 00
100 g di amido di mais
1 bustina di lievito per dolci

Per il ripieno alla ricotta
500 g di ricotta di pecora
250 g di zucchero a velo
70 g di gocce di cioccolato

Per la glassatura
Fondente di zucchero q.b.

Procedimento
Cominciare mescolando insieme gli ingredienti per il composto del decoro e con l'ausilio di una siringa inserirlo negli incavi dello stampo,

quindi porre in congelatore il tempo necessario


per la preparazione degli altri impasti.

Proseguire preparando l'impasto della cassata separando i tuorli delle due uova dagli albumi che andranno montati ben bene con il pizzico di sale per poi unirvi i due rossi d'uovo,
lo zucchero, il limone grattugiato;quando il tutto risulterà di un colore paglierino chiarissimo e ben montato, unire delicatamente il burro a pomata, la farina, l'amido e il lievito.

Stendere con accortezza metà di questo composto nello stampo che avrete uscito adesso dal congelatore, versarci sopra il ripieno ottenuto setacciando precedentemente la ricotta a cui avrete unito il resto degli ingredienti e coprire con molta delicatezza infine con la restante metà dell'impasto precedente a cui avrete aggiunto il latte tiepido e il liquore
(vedi sequenza fotografica).

Mettere in forno preriscaldato a 180°C per 30 minuti circa o comunque finché non prende un colore dorato in superfice.

Attendere che il dolce raffreddi completamente prima di sformare e procedere
riempendo con il fondente sciolto gli spazi tra i rilievi.


Lasciare che asciughi bene prima di poter
ammirare con estrema gratificazione
per poi affettare e lasciarsi andare al suo irresistibile sapore

venerdì 1 gennaio 2010

CAPODANNO NEL BOSCO!



Oggi nel bosco , la luce è cambiata
la neve si è sciolta ed è una bella giornata.
Sugli alberi danzano
coccinelle colorate
circondate dal luccichio
di qualche corolla dorata,
che lascia presagire
una splendida annata!!!


"Torta Festa nel Bosco"
Da tempo ormai desideravo preparare questa torta a dir poco goduriosa, riservandola per un occasione speciale.
E quale,
se non questa,
per dare degnamente il benvenuto al nuovo anno.
E' la ricetta di una torta di mousse ai tre cioccolati,
proposta dalla simpatica Nicole di Dolcepassatempo,
che io riporto fedelmente così come pubblicata da lei nel suo blog

Ingredienti
Per la base
60 g mandorle in polvere
100 g zucchero a velo (60+40)
20 g cacao
4 albumi
un pizzico di sale

Riscaldate il forno a 200°
amalgamate bene le mandorle
con 60 g zucchero a velo e il cacao,
montate a neve gli albumi con il sale
e aggiungete i rimanenti 40 gr di zucchero a velo poco alla volta ;
dopo di che aggiungere agli albumi il composto di mandorle,zucchero e cacao.
Versate il composto in una teglia rivestita con carta da forno
e introducete in forno per 15 minuti.
Sfornate, staccate dalla carta forno e lasciate raffreddare.

Per la mousse di cioccolato bianco
200 ml panna liquida
200 g di cioccolato bianco
2 fogli gelatina(io ho usato quelli da 5 g, quindi in totale 10 g)
100 ml panna montata
Mettere in ammollo la gelatina
e nel frattempo mettere la panna in una terrina sul fuoco
e portarla quasi a bollore,
aggiungere il cioccolato grattugiato e mescolare per farlo sciogliere,
dopo di che buttate dentro la gelatina e amalgamate bene.
Lasciate raffreddare quindi aggiungete la panna montata.

Mousse cioccolato al latte
200 ml panna liquida
200 g cioccolato al latte
1 foglio di gelatina (io ho usato quello da 5 g)
100 ml panna montata
Si prepara come la mousse bianca.

Mousse al cioccolato fondente
200 ml panna liquida
200 g cioccolato fondente
1 foglio di gelatina ( io ho usato quello da 5 g)
100 ml panna montata
Si prepara come le mousse precedenti.

Assemblaggio della torta

Per realizzare la forma di questa torta ho dovuto eseguire il procedimento inverso,
ovvero,
ho iniziato versando nello stampo rivestito di pellicola
la mousse al cioccolato fondente
e messo in frigo dando il tempo necessario perché si potesse rapprendere
e via via così per le altre due mousse
(è importante aggiungere ogni mousse quando la precedente
è divenuta abbastanza soda,
affinchè le creme non si mischino tra loro,
rovinando anche l'effetto cromatico finale).
Dopo essermi disegnata la sagoma dello stampo su un foglio di carta,
l'ho adagiata sulla base precedentemente preparata
ricavandone la forma esatta dell'abete,
andando a coprire le tre mousse già addensate
e riponendo in congelatore per qualche ora
(vedi sequenza fotografica);

quindi, una volta uscita dal congelatore ho rivestito interamente la torta
con una colata di cioccolato fondente fuso
e cosparso nei bordi con dei fiocchi di cereali.

Precedentemente avevo realizzato dei piccoli abeti serigrafati,
fondendo del cioccolato fondente e spalmandolo su un foglio serigrafato
per cioccolato (vedi sequenza fotografica)
Da questa lastra ho ottenuto gli alberelli,
usando dei piccoli taglipasta,
mentre,
con del cioccolato plastico colorato
ho realizzato delle piccole coccinelle
e la coccarda per la frase di auguri.

Ho definito quindi il dolce ponendovi sopra le decorazioni
ed ho mantenuto in frigo fino al momento di
servire, affettare ed assaporare questa magnifica fetta
di cui vi mostro la foto che evidenzia gli strati di mousse.