mercoledì 21 marzo 2012

DULCE DE LECHE BROWNIES

Non ci capivo un accidenti ad eccezzione del fatto che la foto che mi si poneva davanti aveva un livello di bontà fuori dal comune...

goduriosa, assolutamente provocante e goduriosa..
.chiunque fosse la persona che scriveva in quel blog
aveva messo a punto la ricetta di un brownie

che poteva andarsi a collocare tra le cose che devi assolutamente provare prima di morire; perché se basta il cioccolato a farmi impazzire, in coppia con il dulce de leche sarei potuta svenire.
Pazienza, adesso ci voleva tanta pazienza per riuscire a tradurre e decifrare come fare...
oppure bastava che attendessi il ritorno del mio maritino che,
carino, carino, con la tolleranza con cui è (in)solito fare
mi avrebbe tradotto ogni particolare.
L'avrei convinto?
Sarebbe bastato porre davanti al suo sguardo quel boccone quadrato
che già al primo sguardo mi aveva rapito.

"Brownies al dulce de leche"Per la ricetta vi dirotto direttamente alla fonte

martedì 20 marzo 2012

IL SAPORE ANTICO DEI MUSTAZZOLA

Un biscotto piccolo quanto un boccone, con ingredienti preziosi come la tradizione,
come un ricordo antico delle donne, le nostre nonne,
raccolte attorno al tavolo a impastare e a parlare
di stagione propizia, di buon raccolto, di vino cotto;

di profumo di chiodi di garofano e cannella,
di sapori dolci e semplici,
ottenuti da ingredienti poveri ma genuini
che riuscivano a far felici adulti e bambini...

e se ancora oggi li cuciniamo, li mangiamo, li offriamo e li regaliamo,
significa che sono proprio lecose più semplici quelle che amiamo.

"I Mustazzola"


Ingredienti
1 k di farina
2 bicchieri di vino cotto
1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
200 g di zucchero semolato
200 g di semi di sesamo
1 cucchiaio raso do chiodi di garofano polverizzati
1 cucchiaino di cannella in polvere
mandorle spellate per decorare
Dopo aver setacciato la farina, mescolarla con il resto degli ingredienti finché si ottiene un impasto omogeneo e lasciare riposare per un ora circa; trascorso questo tempo, ricavare dall'impasto tanti bastoncini spessi un paio di cm che dovrete appiattire lievemente e tagliare a forma di rombi; andranno poi passati nei semi di sesamo avendo cura di farli aderire sulla superficie e quindi sistemati sopra una teglia rivestita di carta forno; dopo aver inserito al centro di ciascuno una mandorla spellata, si dovranno infornare a una temperatura di 220° per una ventina di minuti.

Con questa ricetta partecipo al bel contest di Luna del blog "I pasticci di Luna"

mercoledì 14 marzo 2012

TORTA TRILLI...sfogliando un libro di fiabe




Perché a quattro anni ti può capitare di sfogliare un libro di fiabe e veder Trilli volare..
.perché a quattro anni ti può anche capitare che ogni tuo desiderio si possa avverare...
un battito di ali ,
una pioggia dorata di polvere di fata,
e per Elisa il giorno del suo compleanno,
la magia si è avverata!!!

"Torta Trilli"


La ricetta per realizzare questa torta è la stessa utilizzata in questa occasione.

lunedì 5 marzo 2012

BUTTERMILK PANCAKES ...il profumo della Domenica

Perché è così, la Domenica ha un profumo speciale, sarà perché non c'è bisogno di accelerare e si può godere di tutto ciò che nel resto della settimana, fiondandosi fuori di casa, non si riesce a fare.
Così, il profumo della Domenica, nella mia casa, è un intreccio di paesi e tradizioni,
un misto tra il profumo di soffritto che promette un ricco ragù tipicamente italiano
che entro l'ora di pranzo andrà a raggiungere un bel piatto di pasta rigorosamente al dente
e un morbido e avvolgente profumo di burro che ti butta giù dal letto perché
- "Ehi, mamma sta preparando i pancakes!!!"
-"I pancakes?"
-"Ah già, è vero, oggi è Domenica"

e in men che non si dica mi ritrovo la famiglia al completo intorno al tavolo
pronta a divorare le famose frittelle tipicamente americane,
ma a casa mia, a parte un componente, per adozione italiane,
ancora calde e fumanti pronte ad accogliere una morbida spalmata di burro,
una generosa colata di sciroppo d'acero e una delicata pioggia di zucchero a velo.
Ritengo che con questa ricetta di oggi abbia finalmente ottenuto il pancake perfetto
a differenza di qualcuno già fatto in precedenza
che a giudizio dell'americano di famiglia, previa sterile espressione e arricciata di naso
si limitava a dire - "Si son buone...però..."
Stavolta, invece, bocca piena e occhi mielosi
-"Roby, questi pancakes si che sono meravigliosi!!!"
E tutto il resto della famiglia approva...me compresa.

"Classik Buttermilk Pancakes"
Frittelle al latticello
dal libro"Buon Appetito America"


Ingredienti per 5/6 frittelle
135 g di farina
2 cucchiaini di zucchero
mezzo cucchiaino di sale
mezzo cucchiaino di lievito per dolci
un quarto di cucchiaino di bicarbonato di sodio
250 g di latticello (da me sostituito con 125 ml di panna acida e 125 ml di latte parz. scremato)
un uovo grande
35 g di burro fuso
olio vegetale (per ungere il padellino)
burro in più per servire
sciroppo d'acero
Preparazione
Mescolate in una ciotola tutti gli ingredienti secchi
mentre in un'altra sbattete insieme quelli liquidi.
Uniteli insieme e amalgamateli ben bene, senza però, lavorarli troppo;
se la pastella risulta un po' grumosa, va bene lo stesso.
Ungete leggermente con l'olio un padellino antiaderente di media grandezza e ponetelo su fuoco moderato;quando il padellino è ben caldo versateci un mestolino di pastella; girate la frittella quando i bordi si asciugano e cominciano a formarsi delle bollicine.Cuocete l'altro lato finché è dorato, circa 2 minuti; proseguito così fino ad esaurimento della pastella e servite subito con una noce di burro e abbondante sciroppo d'acero oppure, semplicemente con zucchero a velo.

E anche le mie frittelle provate, riprovate e approvate partecipano al contest di
Fabiola "Rimettiamole in pentola"
"

sabato 3 marzo 2012

BABA' SAVARIN...e tutto da rimettere in discussione



Tutto da correggere e rifare, ma proprio tutto! Perché la presentazione di allora lasciava un po' a desiderare e inoltre, dopo aver letto le prime righe di quel vecchio post ho pensato di quanto allora mi fossi sbagliata a proposito delle origini di questo dolce; perché vi confesso che alla luce di quanto ho di recente saputo, mi è crollato un mito. Stavo giusto sfogliando un libro di dolci della tradizione, quando giunti alla pagina del mitico Babà leggo

"Un dolce di antica tradizione , nato
dalla fantasia di un re polacco bla, bla, bla ...
il dolce ebbe grande successo e divenne molto popolare in Francia
con il nome di babà.
In Italia si diffuse soprattuto nel Regno di Napoli
dove fu introdotto da cuochi francesi etc. etc.etc
.Nella sua forma più classica il babà è un dolce individuale
o può essere cotto in uno stampo da ciambella scanalato
prendendo il nome di Savarin".

Sbarro gli occhi e penso "E io che fino ad oggi l'avevo sempre vantato e decantato come una tra le gemme che deve i natali alla pasticceria italiana"...vabbè seppur non avrà visto la prima luce nella nostra meravigliosa penisola è certo che gli italiani, e in particolar modo i Campani l'abbiamo adottato in maniera egregia.Oggi ve lo ripropongo in veste di Savarin, cambiando lo sciroppo per la bagna e arricchendolo di crema e frutta, che credetemi, non guasta.

"Babà Savarin alla crema chantilly e fragole"


Gli ingredienti e le fasi di realizzazione del dolce sono gli stessi
utilizzati ed esegute per questi babà monoporzione.
Per lo sciroppo ho voluto cambiare


1 litro di acqua, 500 g di zucchero semolato, i bastoncino di vaniglia, qualche pezzetto di scorza di limone non trattato, 2 dl di rum;
fate sciogliere sul fuoco basso nell'acqua lo zucchero e aggiungete la vaniglia , le scorze di limone e alla fine il rum. A cottura ultimata tuffate dentro lo sciroppo bollente il dolce oppure versato il composto caldo, a più riprese, sul savarin in ogni sua parte e più volte.


Per decorare e farcire
250 ml di latte, 2 tuorli d'uovo, 80 g di zucchero semolato, 30 g di maizena, 200 ml di panna montata, 2 cestini di fragole fresche.
Miscelare i tuorli con lo zucchero e la maizena, unire il latte caldo e mettere sul fuoco a rapprendere.Una volta fredda unirvi la panna montata.
Definire il dolce riempendo il foro centrale con una parte di crema chantilly imbottita di fragole a pezzetti e decorare con qualche ciuffo di crema e fragole la cima e il bordo del savarin
.
Tutto questo ad ogni modo, anche, per partecipare all'insolito e simpatico contest di Fabiola del blog "Olio e aceto"; e se ancora non lo conoscete, andate a sbirciare e mi saprete dire!