giovedì 10 febbraio 2011

IL NOSTRO TE'...ANCORA BOLLENTE!!!


Che freddo quel pomeriggio!!!
Eppure sarei dovuta uscire ugualmente, c'era da accompagnare il piccolo
alla festa di compleanno di un amico e stavolta toccava a me farlo;
Francesco , mio marito, si era rifugiato sotto le invitanti coperte del nostro lettone dove era ben intenzionato a trascorrere buona parte del pomeriggio all'insegna del "dolce far niente".
Così dopo aver lasciato il pargolo, rientro in casa
dove trovo ad accogliermi un caldo tepore e un insolita quiete,
la casa è silenziosa ad eccezione del sottofondo del suo respiro profondo,
il respiro del mio uomo che dorme;
così mi ritrovo intenerita e rassicurata dalla sua presenza,
che se pur nell'incoscienza del sonno mi giunge intima e confortevole.
Lui è al piano di sopra che riposa, mi avvio davanti alla porta della nostra camera
e mi soffermo lì, muta e leggera, a scrutare i contorni della sua sagoma
lievemente illuminati dalla luce ormai fioca degli ultimi raggi di sole di questa giornata
che filtrano dalla persiana socchiusa;
una improvvisa tenerezza mi invade e mi attrae
quell'aria di fanciullo disegnata sul suo viso assopito...
ancora oggi, come ieri rimango attratta dal suo volto.
Mi vorrei avvicinare, lo vorrei baciare, ...lo sto per sfiorare,
ma ad un passo da lui mi fermo, desisto, non lo voglio svegliare.
Ed è ora che,
come un meraviglioso carosello mille ricordi scorrono nella mia mente,
'incontro, l'innamoramento, la voglia di vederci, incontrarci, amarci,
contro ogni pregiudizio e contro ogni barriera, abbattendo il tempo e le distanze,
gli incontri folli a metà strada quando si passava più tempo sugli aerei per raggiungerci
piuttosto del tempo che ci vedeva abbracciati;
la nostra immancabile tazza di tè pomeridiana in quell'anonimo e scialbo caffè di Sofia,
eppure io ancora lo ricordo come il luogo più romantico
dove il nostro amore cresceva e si consolidava,
in effetti ancora oggi, non ho ben chiaro se fosse il tè a riscaldare noi
o la nostra passione a rendere bollente il tè;
già.....Sofia, quando la sua professione, che poi era anche la mia,
ci aveva voluti lontani per un intero anno,
365 lunghi e interminabili giorni,
dove la strada da noi più frequentata era diventata il cielo,
brevi e intensi viaggi per riabbracciarci, accarezzarci e poi subito separarci
poi rientrare e tornare a fissare il telefono, amico adorato quando squillava , odiato quando taceva, indispensabile mezzo che quotidianamente ci ricongiungeva e ci avvicinava.
Da allora la scelta di volerci accanto per tutta la vita
e ancora oggi mi convinco che mai scelta fu più indovinata...
certo, come tutti i matrimoni, anche il nostro ha avuto momenti più o meno belli...
abbiamo affrontato insieme sconfitte, vittorie, gioie e delusioni;
ci sono stati giorni che ci sfuggivamo altri che ci rincorrevamo,
ma mai, dico mai,
ho dubitato dei miei sentimenti verso mio marito nè dei suoi verso me,
e in tutti questi anni trascorsi insieme
non ho mai rimpianto di aver scelto lui e sicuramente lo rifarei.
Abbiamo due figli ed entrambi li amiamo ed educhiamo
con l'amore e la dedizione di cui questo ruolo necessita,
accettando tutto ciò che da questo ne deriva...
le notti insonni, le corse in ospedale i primi pianti per la prima cottarella,
ma anche qua la vita ci ha trovati uniti, preparati e affiatati.
Intanto io continuo a pensare e lui continua dormire, mi vorrei avvicinare,
vorrei anch'io entrare a far parte di quello che adesso è il suo sogno,
ma in effetti nei suoi sogni lo sono già stata così come lui nei miei
e insieme abbiamo creato il più bel sogno della nostra vita che vicini,
giorno per giorno abbiamo trasformato nella più bella realtà della nostra esistenza.
Mentre accade tutto questo mi giungono da lontano i rintocchi delle campane della chiesa...
li conto, sono 4 e ritornando al famoso caffè di Sofia penso che fosse stato allora,
sarei già corsa a prepararmi per il nostro magico incontro,
ma posso ancora farlo, nella cucina della nostra casa,
noi due ancora insieme davanti al una caldissima tazza di tè
magari da coprire affinché il calore non possa mai finire.

"COPERCHI DI FROLLA
ALLE MANDORLE"




Ingredienti per i coperchi e i cucchiaini
280 g di farina oo
140 g di burro
100 g di zucchero semolato
2 tuorli
1 bacca di vaniglia
sale
Per decorare
40 g di cioccolato fondente
50 g di lamelle di mandorla tostate
Lavorate velocemente insieme tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo.Stendete la pasta con il matterello in una sfoglia di 3mm di spessore e ricavatene dei cerchi con una tazza da tè.
Con i ritagli avanzati formate un cilindro sottile e tagliatelo ogni 3 cm per realizzare i manici, quindi attaccate le due stremità al centro di ogni disco di pasta e inserite sotto ognuno un rotolino di carta da fono in maniera che rimangano in forma durante la cottura.Rivestite una placca con carta da forno, disponetevi i coperchi leggermente distanziati e cuocete in forno già caldo a 180° per 20 minuti, fino a quando saranno dorati.Fate fondere il cioccolato a bagnomaria e spennellatevi i bordi dei coperchi facendo aderire le lamelle di mandorle tostate.Servite i coperchi a piacere sulle tazze da tè, latte o cioccolata.


Sento che ti stai svegliando, adesso stai scendendo e mi stai guardando...
anche adesso mi perdo nel verde dei tuoi occhi che mi hanno fatto innamorare
e che ancora oggi lo continuano a fare.



Con questo post partecipo
al romanticissimo contest di Sandramilù