ogni scherzo vale!
Già, la filastrocca dice proprio così, ma per me , quella volta,
non si era affatto trattato di uno scherzo ...anzi!
Ma per poter comprendere anche voi, bisogna fare un bel passo indietro nel tempo,
Ma per poter comprendere anche voi, bisogna fare un bel passo indietro nel tempo,
quando la vita mi vede ancora una bambina di 7 anni.
Avevamo un appuntamento quel giorno io e lei,
anzi lei, oltre che con me, ne aveva un ben più serio e alla quale, ahimè,
era già stato stabilito che non dovesse mancare.
Magari avesse mancato quello presentandosi al nostro, ma io, già così piccina
stavo per scoprire che parecchi appuntamenti nella vita rimangono
mancati, incompiuti e mai più concordati.
Sapevo che nonna stesse molto male, non chiedevo, non lo facevo perché non dovevo,
su questo argomento c'era il riserbo assoluto
"i bambini non dovevano sapere"
sentivamo bisbigliare agli adulti dai piccoli spiragli delle porte rimaste socchiuse,
però osservavo e non mi sfuggivano i suoi affanni, i suoi sospiri i suoi abbattimenti
e qull'impercettibile malinconia nelle promesse a lei strappate, che probabilmente,
sapeva già di non aver il tempo di mantenere.
Ogni suo abbraccio era diventato più forte, avvolgente, quasi prepotente,
quasi nel tentativo di voler fondere me e lei in maniera indissolubile, indivisibile
sempre contro quel tempo che ormai per lei aveva invertito il giro delle lancette.
Eppure io una promessa ancora ero riuscita a strappargliela...
la mattina prima mi aveva promesso che per questo Carnevale
avremmo preparato insieme una torta allegra, colorata, quasi mascherata...
ma dopo quella promessa lei è scomparsa, se ne è andata
senza che quella torta fosse mai stata preparata.
Ricordo che quella mattina mi ero alzata con una tale euforia,
che percorrevo il freddo corridoio in marmo, quasi sorvolando piuttosto che camminando, consapevole che a metà giornata l'avrei incontrata, abbracciata
e che lei,dopo avermi delicatamente scostata,
mi avrebbe ammirata, avrebbe contemplato la sua bambina vestita da "Colombina".
Ma quando io, "Colombina", profumata e truccata, ero pronta per recarmi alla festa,
ecco gli occhi di mio padre che mi sfuggono e la sua voce spenta e pacata, quasi sussurrata
che mi informa che la visita a nonna non si potrà più fare,
che si dovrà rinviare, che dovrò aspettare.
Per l'intero pomeriggio rimango delusa, ferita, quasi inebetita,
mi svesto e ripongo con delicatezza quegli abiti a festa
dentro la loro scatola per metà incellofanata ,
allora ben conservata e mai più ripresa.
Il cielo quel pomeriggio era color cobalto con sbuffi di nuvole bianche...
sembravano zucchero filato,
da bambina amavo osservare i movimenti delle nuvole, i loro disegni, le figure che creavano,
e quella volta vi avevo visto un angelo che spiccava il volo lontano, oltre il cielo;
nel mostrare tale fantasia a mia madre poco distante da me , mi accorsi che lei,
ormai incapace di trattenersi scoppiava in un doloroso ed accorato pianto
ed in quel momento io avevo capito chi fosse quell'angelo disegnato nel cielo.
Dopo di allora per molto tempo ho considerato il Carnevale la festa più triste dell'anno,
poi, diventando adulta e mamma,
con i miei bimbi ho dovuto reagire,
per Carnevale anche loro si volevano divertire,
e allora qualcosa è dovuto a cambiare ,
come si dice "lo spettacolo deve continuare"
e oggi per la prima volta, quella famosa torta l'ho voluta preparare.
"TORTA ARLECCHINO"
L' ispirazione di questa torta mi è stata data dalla ricetta pubbilcata in questo simpatico blog dove potrete anche osservare le fasi e le modalità del procedimento.
Per quanto riguarda gli ingredienti io li ho così modificati con ottimi risultati
6uova
400 g. zucchero
400 g. farina
1 vasetto di yogurt alla frutta (del frutto che più gradite)
100 ml olio di semi
50 g. acqua
1 bustina di lievito
coloranti alimentari gel
1 bustina vanillina.
Copertura in crema di nutella bianca e decorazioni in pasta di zucchero.
Credo che nonna Cettina, tra le donne della mia vita vita,
sia stata quella che più mi ha amata,
ancora oggi soffro per quanto presto se ne sia andata ,
ancora oggi non riesco più a giocare con le nuvole.
Con questo post partecipo (per un pelo) all'allegro contest di "spadelliamo insieme?"
e ancora una volta a quello di Sandramilù, perchè ancora una volta ho cucinato con il cuore.
8 commenti:
Cara Roby, questo tuo racconto mi ha fatto tornare indietro alla mia infanzia. Sai, a lungo per il me il Carnevale è stato vissuto con terrore, non vedevo l'ora che passasse. Come spiegare ad una bambina che tutte le persone care che mi hanno lasciato per un caso lo hanno fatto proprio in quel periodo?
Ricordo che un giorno, mentre mamma stava preparandomi le castagnole dopo essere tornata dall'ospedale dove era ricoverata la sorella, arrivò una telefonata. Scappò via mettendosi di corsa il cappotto e lasciando l'impasto sul tavolo. Solo più tardi seppi che zia non c'era più.
Continuo a preparare dolci per Carnevale quasi ad esorcizzare quella paura che per tanto tempo mi ha terrorizzata, ma pensando anche a tutti i miei cari che non ci sono più.
E' vero, la vita va avanti e l'amore che avevamo per chi non c'è più continua a vivere attraverso i ricordi ed i gesti d'affetto che facciamo a chi invece ci circonda in questo momento.
Un caro abbraccio
Resy
e' vero la vita va vissuta e affrontata anche se dei tristi ricordi ci inseguono...il ricordo dei miei carnevali e' quello di una mamma seduta china vicino la macchina da cucire,che imbastiva,tagliava e perlinava per le sue 4 figlie dei vestitini originali,allegri,tulle e pizzi ,organze e paillettes...per il gran ballo della scuola,nessuno doveva pensare che quelle 4 bimbe non avessero ogni anno un vestitino nuovo per quella occasione,comprarli era davvero molto difficile,ma copiarli da una vetrina o da un giornale nessuno lo vietava e quindi via un giornno dietro l'altro una notte , dietro l'altra e i vestitini erano pronti ed ogni anno uno di loro vinceva la gara...questo e' il ricordo che avro' sempre della mia mamma..ma sai qual'e' la cosa piu' strana?che ogni anno da quando son mamma ripeto lo stesso gesto per i miei bimbi...
La torta molto bella nei colori accesi e sgargianti che rispecchiano l'allegria del Carnevale dei piccoli che deve essere visto sempre cosi'..avran tempo da adulti di vederlo sotto altri aspetti..son bimbi e l'allegria e i bei colori debbono tenerli piu' a lungo compagnia...baci!!!
@resy
@scarlett
Ognuna di noi, infondo al cuore custodisce teneri ricordi e qualche dolore.Grazie per avermeli raccontati anche voi.Vi bacio,Roby
Cucciola, si sente ancora tutta la tua tristezza! Un bacio grande!
Post commovente.
Un abbraccio.
grazie per aver partecipato!!!! a presto :)
che post triste.....mi dispiace davvero tanto, la vita ci mette di fronte a tante cose, a volte possiamo scegliere e a volte solo subire....ora che sei mamma sono sicura che il vedere il sorriso dei tuoi bimbi alla vista di questa delizia non ti farà passare la tristezza, ma ti aiuterà, ne sono sicura!
a presto,
ciaooooooooooooo
Bellissimo blog, complimenti!
ps: passa a trovarmi che c'è un regalo per te!
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