mercoledì 11 maggio 2011

DELIZIA PER LO SPIRITO...


Una torta che è una preghiera, che fa bene allo spirito ,
ecco come la definirei, piuttosto che una catena o quant'altro abbia letto in rete;
perché sinceramente non lo so se quel giorno cercavo,
oppure no,
qualcosa che mi consolasse,
che mi rincuorasse o semplicemente mi aiutasse a sperare in qualcosa di migliore,
e quando Giusy, simpatica donna da poco conosciuta
mi propose di fare questo dolce
mi parve del tutto naturale accettare,
probabilmente avevo bisogno di qualcosa a cui aggrapparmi.

Mi mise in mano un bicchierino con all'interno uno strano impasto


che avrei dovuto "curare" con amore e devozione
fino a trasformarlo nella torta che oggi vi mostro.

La cosa strana è che io all'interno di quel bicchierino
oltre a quel che realmente conteneva
avevo riposto tutta la mia fede e devozione che necessita nel chiedere una "grazia";
ogni fase e ogni mossa prevista per la preparazione della torta del Santo
veniva da me eseguita con lo stesso trasporto di una preghiera
e mai taglio di torta fu più solenne ,
essendo questo il momento in cui
colui che ha fatto la torta esprime il desiderio
circondato dai propri familiari.


Eccovi dunque la ricetta della
"TORTA DI PADRE PIO"


1 giorno: mettere nel recipiente di vetro 2bicchieri di farina due di zucchero
senza mescolare.
(la torta può essere iniziata in questa maniera anche senza l'impasto madre)

2 giorno:mescolare l'impasto.
3 e 4 giorno: lasciare riposare l'impasto senza mescolare.
5 giorno: aggiungere 1 bicchiere di latte 1 di farina ed uno di zucchero.
6 giorno: mescolare l'impasto
7, 8 e 9 giorno: lasciare riposare l'impasto senza mescolare
10 giorno: togliere 3 bicchieri dell'impasto e donarlo a 3 persone.

Adesso all'impasto restato aggiungere
2 bicchieri di farina,
1 bicchiere di latte,
1 bicchiere di olio,
1 bustina di lievito per dolci,
1 mela tagliata a pezzetti,
100g di uvetta(se piace) .



Impastare bene il tutto sempre con il cucchiaio di legno,
versare in una tortiera imburrata
e porre in forno preriscaldato a 160° per 30/40 minuti circa.




Si può inoltre aggiungere qualsiasi altro ingrediente piaccia;
io per esempio, ho sostituito l'uvetta con gocce di cioccolato
ed ho aggiunto un abbondante grattugiata
di buccia di arancia e limone.


L'assaggio della torta è stato una sorpresa,
un dolce rustico così come ogni dolce semplice e popolare,
ma sicuramente con qualche ingrediente in più ...
la fede, la speranza e l'amore.

Può darsi che qualcuno starà pensando quanto tutto ciò possa essere stupido e banale,
ma a me piace crederci
e da allora dono soltanto due bicchierini
tenendone sempre uno per me;
l'impasto " madre"del dolce è costantemente vivo e presente
nella credenza della mia cucina
e c'è sempre un bicchierino pronto da donare a chi vuol sperare ;
ogni taglio è una richiesta di grazia per me, per Bea, per Giuseppe, per Gianmarco, per Franco e per chiunque altro ne abbia bisogno,
perché di grazie non ne bastano mai!!!!

Quanto alla mia grazia, vi potrò sembrare folle,
ma mi piace pensare che il Santo abbia interceduto per me.

Notizie utili
Questo dolce non va rifiutato; non usare sbattitore elettrico; non mettere in frigo;
Il dolce va preparato da una sola persona e condiviso in famiglia. Tutto il preparato va elaborato a mano con cucchiaio di legno e all'interno di un contenitore di vetro.
Durante la cottura rivolgere a Padre Pio un pensiero e tre preghiere sentite finendo con:
" O SIGNORE MI BENEDICA, MI GUIDA E MI DIA MISERICORDIA E PACE..."
l’ultimo giorno non è per forza obbligatorio togliere 3 bicchieri,
ne potete anche togliere 1 in modo che rimanga a voi, insomma potete scegliere……

Colui che riceverà l'impasto dovrà versarlo in un contenitore di vetro
ed iniziando da questo aggiungervi gli ingredienti del primo giorno e via via fino al decimo.

martedì 3 maggio 2011

QUANDO UNA COLOMBA...




Perché quando una colomba, superstite dagli ingordi pasquali
incontra una pecorella di pasta di mandorla,
anche questa scampata alle fauci di un festaiolo goloso,
e insieme decidono di unirsi all'interno di un delicato guscio di pasta frolla,
non può che nascere un qualcosa di sublime come una

"CROSTATA DI COLOMBA
CON CUORE DI PASTA DI MANDORLA"


Ingredienti per la pasta frolla morbida
300 g farina oo

150 g burro
100 g zucchero
1 uovo intero + 1 tuorlo
scorza di limone grattugiata
1 pizzico di sale
mezza fialetta di aroma di vaniglia
1 bustina di lievito
Impastare velocemente insieme tutti gli ingredienti e far riposare in frigorifero per circa 2 ore; trascorso questo tempo spianare l'impasto e porlo all'interno della teglia rivestita di carta forno, quindi farcire come da ricetta e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti circa.

per il ripieno:
1/4 di colomba (o pandoro, o panettone) tagliato a fettine da 1 cm.,
1 pecorella da 100 g (o pasta di mandorla dello stesso peso)
gelatina di albicocche q.b.,
25 g. di farina,
70 g. di zucchero;
1 tuorlo e mezzo,
250 g. di latte.

Inoltre
mandorle a lamelle per cospargere la superficie della torta


Mettere in un pentolino i tuorli e lo zucchero, mescolare ed aggiungere la farina, quindi poco alla volta il latte. Porre sul fuoco lento fino a scioglimento dello zucchero e finché la crema velerà il cucchiaio (la crema non deve solidificare ma mantenere una consistenza fluida).
Imburrare ed infarinare una teglia da 28 cm., stendere la frolla lasciando sbordare ai lati, praticare dei buchi alla base con i rebbi di una forchetta, stendervi
la pecorella spianata precedentemente con un mattarello o l'eventuale pasta di mandorla e spalmarvi sopra la gelatina. Aggiungere quindi le fette di colomba in modo da ricoprire tutta la base e versare la crema sulla crostata. Attendere 15 minuti lasciando che la colomba assorba tutta la crema e porre in forno preriscaldato a 180° per circa 35/40 minuti. Appena superficie del dolce assumerà un lieve colore oro, sfornare, far raffreddare e cospargere di zucchero a velo.