Questa è una ricetta della mia terra,della mia isola
fiduciosa in una promessa del caldo sole di Agosto,
che baciasse e asciugasse quei rossi e saporiti frutti della terra
da poter poi conservare ed assaporare durante il freddo dell'inverno;
e giorno dopo giorno il cerimoniale era sempre lo stesso,
la vecchietta si affacciava, scrutava e sciorinava al sole i suoi piccoli gioielli rossi,
per lei preziosi come fossero coralli,
ma fino al calar del sole e non oltre ,
andavano poi riposti e nascosti al coperto
e protetti dall'umidità della notte.
Ma una mattina la scena fu diversa,
nel giardino vi erano pogiati solo lunghi raggi di sole ,
e l'aria odorava di un delizioso profumo di buona cucina
che prometteva un gran ricchezza di sapore...
dalla piccola finestra venne scostato un piccolo lembo di tenda
e apparvero i suoi occhietti celesti eccitati e contenti di vedermi
come se stesse ad attendermi,
mentre con le sue fragili dita rugose mi faceva cenno di entrare...
ecco ...avevo capito che per me c'era un serbo un dono,
un regalo particolare
un'antica ricetta da imparare e tramandare.
"Pomodori secchi "chini" e fritti"
Ingredienti per 4 persone
200 g di pomodori secchi
150 g di mollica di pane raffermo
50 g di pecorino grattugiato
1/2 cucchiaio di capperi sotto sale
1 spicchio di aglio
4 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di passata di pomodoro
1 mazzetto di prezzemolo
pepe q.b.
una manciata di passolina (uva passa piccolissima)
una manciata di pinoli
Preparazione
è un piatto che si conserva anche per qualche giorno
avendo l'accortezza di coprire l'intera porzione con l'olio
e ponendolo in frigorifero.
ne contiene la sua linfa la sua generosità,
ne contiene il suo sole
il sale del suo mare,
le mani dei contadini,
la pazienza e la sapienza delle massaie,
gli odori di cucina buona e antica che aleggia nei vicoli,
la foto di una famiglia riunita attorno alla tavola
imbandita di piccole e genuine bontà
tramandate di generazione in generazione
dalla mamma della nonna che le insegnò alla mamma
che oggi la insegna ai figli...ma non a me;perchè
perché non è in questo piccolo paesino che la mia mamma è nata
perché non è in questo piccolo paesino che la mia mamma è nata
e non è in questo piccolo paesino che io sono cresciuta...
è perciò per me una ricetta d'adozione,
di una piccola e simpatica vecchietta
che con grande orgoglio e generosità me la volle insegnare,
quando una mattina il mio sguardo rimase catturato
da quel giardino adornato da tanti piccoli veli,
adagiati su innumerevoli metà di pomodori,
sembravano lunghissimi strascichi di spose su petali di rose;
-"dovranno seccare"-
così mi disse la piccola nonnina col suo sguardo furbo
è perciò per me una ricetta d'adozione,
di una piccola e simpatica vecchietta
che con grande orgoglio e generosità me la volle insegnare,
quando una mattina il mio sguardo rimase catturato
da quel giardino adornato da tanti piccoli veli,
adagiati su innumerevoli metà di pomodori,
sembravano lunghissimi strascichi di spose su petali di rose;
-"dovranno seccare"-
così mi disse la piccola nonnina col suo sguardo furbo
e la sua voce rauca e genuina
e ci sedemmo e cominciò a raccontare del suo tempo trascorso a scrutare il cielo,fiduciosa in una promessa del caldo sole di Agosto,
che baciasse e asciugasse quei rossi e saporiti frutti della terra
da poter poi conservare ed assaporare durante il freddo dell'inverno;
e giorno dopo giorno il cerimoniale era sempre lo stesso,
la vecchietta si affacciava, scrutava e sciorinava al sole i suoi piccoli gioielli rossi,
per lei preziosi come fossero coralli,
ma fino al calar del sole e non oltre ,
andavano poi riposti e nascosti al coperto
e protetti dall'umidità della notte.
Ma una mattina la scena fu diversa,
nel giardino vi erano pogiati solo lunghi raggi di sole ,
e l'aria odorava di un delizioso profumo di buona cucina
che prometteva un gran ricchezza di sapore...
dalla piccola finestra venne scostato un piccolo lembo di tenda
e apparvero i suoi occhietti celesti eccitati e contenti di vedermi
come se stesse ad attendermi,
mentre con le sue fragili dita rugose mi faceva cenno di entrare...
ecco ...avevo capito che per me c'era un serbo un dono,
un regalo particolare
un'antica ricetta da imparare e tramandare.
"Pomodori secchi "chini" e fritti"
Ingredienti per 4 persone
200 g di pomodori secchi
150 g di mollica di pane raffermo
50 g di pecorino grattugiato
1/2 cucchiaio di capperi sotto sale
1 spicchio di aglio
4 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di passata di pomodoro
1 mazzetto di prezzemolo
pepe q.b.
una manciata di passolina (uva passa piccolissima)
una manciata di pinoli
Preparazione
Sbollentate i pomodori per pochissimi secondi in maniera che perdano il sale utilizzato per l'essiccazione e metteteli ad asciugare sopra un canovaccio pulito ed asciutto,grattugiate la mollica di pane e mescolatel con il pecorino,il trito di aglio e prezzemolo e una spolverata di pepe;unite i capperi sciacquati e sminuzzati, l'olio, la passata di pomodorola passolina e i pinoli e amalgamate bene il tutto.Quando il composto sarà ben legato formate con l'impasto delle piccole palline appiattite che andrete a posizionare su una metà dei pomodori comprendo poi con le altre metà. Ungete una padella con un velo di olio evo e friggete a fuoco dolceper pochi secondi da ambedue le parti.
Servite freddi decorati da un rametto di basilico che conferirà ulteriore aroma;è un piatto che si conserva anche per qualche giorno
avendo l'accortezza di coprire l'intera porzione con l'olio
e ponendolo in frigorifero.
8 commenti:
Che bontà, colta al sole caldo e profumata di natura!
Tiziana
Mai provato a friggerli, davvero una grande idea!
resto incantata dai tuoi post ne immagino le scene e le loro voci...una proposta che non ha bisogno di essere conservata(non ci arriva di sicuro al giorno successivo..)..va solo e semplicemente divorato..baci
che bello il tuo racconto..passo a quest'ora con calma per poter leggere tutto con piacere..anche la mia nonna e poi mamma preparavano e preparano ancora questi pomodori..uguali..come son buoni vero?mai fatti ripieni ne ho giusto un pò fa consumare..ci provo volentieri..ciao cara buona serata un bacione
Semplicemente fantastica questa ricetta. Grazie
Mandi
Ci riprovo... blogger non mi ha fatto commentare.
Mai mangiati o fatti ma penso ci metterei meno di un nano secondo per convertirmi e farne una scorpacciata colossale. Abbracci Debora
ciaoo carissima!!!buon w.e.!!che fai di bello?un bacione
meraviglioso il tuo racconto!!
devono essere proprio saporiti questi pomori "chini e fritti"
ciao cara a presto :)
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