martedì 18 maggio 2010

TUTTE LE VOLTE CHE...


...c'è in giro lei,
allora bisogna leggermente scervellarsi,
documentarsi,
insomma impegnarsi ad elaborare qualcosa di buono ed originale
ma che sopratutto ,
non possa farle male.
E così stavolta mi sono cimentata in questa torta assolutamente gluten free,
fresca , leggera con i colori della primavera e il sapore dell'amicizia sincera
...per te Stefania.

"Corolla alle fragole"



Ingredienti
(torta del diametro di 22 cm)
Per il "macaron" alle mandorle
100 g di mandorle in polvere
90 g di zucchero a velo
20 g di fecola di patate (o farina 00 per la versione con glutine)
170 g di albumi
70 g di zucchero
Per la crema alla vaniglia
50 ml di latte
1/3 di bacca di vaniglia
1 cucchiaio di panna
12 g di zucchero
30 g di tuorli
4 g di gelatina
150 ml di panna
Per lo sciroppo di kirsch
1 cucchiaio di acqua
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di kirsch
Inoltre
fragole fresche
pistacchi
confettura di fragole
zucchero a velo
Preparazione del "macaron alle mandorle"
Montare gli albumi a neve aggiungendo lo zucchero.Setacciare insieme le mandorle in polvere, lo zucchero a velo e la fecola.Trasferirli nella terrina di cui sopra e mescolare con una spatola di gomme. mettere il composto in una sacca da pasticcere, quindi spremerlo a palline lungo il bordo interno del cerchio della teglia a cerniera.Spremerlo anche sulla base a forma di cerchi concentrici e spolverizzare con dello zucchero a velo.Infornare a 200° e lasciare cuocere per 20/25 minuti.
Sfornate e sformate il "macaron" alle mandorle, quindi pennellatelo al centro con lo sciroppo al kirsch.
Per la preparazione dello sciroppo lo sciroppo
Fare sciroppare un cucchiaio di acqua e 2 cucchiai di zucchero, quindi aromatizzare con un cucchiaio di kirsch
Per la preparazione della crema alla vaniglia
Versare il latte con il cucchiaio di panna in un pentolino, aggiungere la bacca di vaniglia, quindi portare a ebollizione mescolando. Mettere i tuorli in una terrina, aggiungere lo zucchero e mescolare.Versarvi il latte e la panna sopracitati, mescolando in continuazione.
Mettere questo composto sul fuoco, portare la temperatura a 80/85°, mescolando in continuazione poi, togliere dal fuoco.Aggiungere la gelatina , precedentemente ammollata e farla sciogliere completamente.Passarla al setaccio raccogliendola in un recipiente lasciando che raffreddi.Intanto montare la panna, trasferirne una parte nel recipiente con la crema alla vaniglia, quindi mescolare.Trasferire quanto sopra nella terrina della panna montata e mescolare delicatamente il tutto.Mettere questa crema in una sacca da pasticcere e spremerla al centro del guscio di "macaron".
Spolverizzate il bordo della torta con dello zucchero a velo, quindi sistemale sulla crema delle mezze fragole.Lucidate con la confettura di fragole e per finire, decorate con dei pistacchi e un ciuffo di mente fresca.
Ponete in frigo fino al momento di consumare.

lunedì 17 maggio 2010

E' LA MIA VOLTA??!!!


Dunque...riepiloghiamo
a mostrarvi la sua meravigliosa torta ci ha già pensato lei qui,
ma lei non si è mostrata e quindi provvedo io

che ne dite di questo bel profilo,
ne valeva la pena ehhhhhhh?

a descrivervi la bontà di questi sublimi torchietti ci ha invece pensato lei qui,
e peccato li possiate solo guardare e non assaggiare .

E io, adesso che vi racconto?
Tranquilli ho tanto altro da dire e da farvi vedere

per esempio, lei che,
oltre a fare ben attenzione a pulire la pentola e riempire il piatto,
il suo,
non si lasciava assolutamente distrarre dalle chiacchiere,

perché per ascoltare ascoltava,
ma dal cibo non si distraeva
e si deliziava ad assaggiare senza timore,
lieta e consapevole del fatto che parecchie pietanze,
per amor suo erano state cucinate rigorosamente senza glutine.

Come, ad esempio,
il mio
pasticcio di crespelle di riso e melanzane

e la mia
torta di fragole su corolla di macaron alle mandorle


che, intanto vi faccio vedere, e molto presto provvederò a postare.

Di cibo ce ne era davvero tanto...non ci credete?
Guardate


Tanto cibo, lunghe e rilassate chiaccherate,complici risate e non soltanto di noi donne ma di tutti gli intervenuti,
rispettivi mariti compresi.


sabato 15 maggio 2010

IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO


"Chi passeggiando in campagna e vedendo un campo
di grano magnifico, dorato e pronto per la mietitura; o ancora, imbattendosi in
un pergolato carico d'uva dalle attraenti tonalità,
al punto giusto per essere
portata al torchio, potrebbe immaginare che da tutta questa poesia sarebbe
sbocciato il più bel miracolo mai accaduto sulla faccia della terra? Infatti, il
grano, dopo essere stato falciato e raccolto, è trasformato in farina, mescolato
con acqua e cotto nel forno, trasformandosi nell'alimento più comune per il
sostentamento dell'uomo: il pane.
Alimento per l'anima".

(dalla rivista Araldi del Vangelo)

Domenica scorsa questo Pane, è stato frutto del mio lavoro...con estrema emozione e dedizione l'ho impastato, modellato, disegnato ed infornato, attendendo con adorazione ed emozione che fosse pronto per essere presentato alla Mensa del Signore...che onore!!!

Ingredienti
250 g di farina di semola rimacinata
12 g di lievito di birra
5 g di sale
12 g di zucchero
125 cl di acqua tiepida
12 g di strutto
Procedimento
Sbriciolare il lievito in una ciotolina ed unire lo zucchero e l'acqua tiepida mescolando con cura per diluirlo;inserire nel cestello della planetaria il resto degli ingredienti insieme alla miscela del lievito e avviare l'impastatrice lasciandola lavorare energicamente finché la pasta diventa liscia ed elastica.Raccogliere la pasta a palla, metterla in una ciotola infarinata e con un coltello inciderla a croce sulla superficie.Coprire con un telo e lasciare lievitare in un luogo tiepido finché raddoppia il suo volume.
Una volta raggiunta la giusta lievitazione, dare al pane la forma di una pagnotta e porvi sopra una piccola croce ricavata da un poco di impasto prelevato precedentemente;porre in forno già caldo a 220°lasciandolo cuocere per circa 20 minuti.

mercoledì 12 maggio 2010

ANGELI !!!


"Gli angeli che fanno il girotondo intorno a
te cantano una musica celestiale.

Che il loro canto ti
accompagni

dolcemente per tutta la
vita".

Frase presa dal web
Ho pensato a questa torta
in occasione della festa che Gianmarco ha voluto tenere in classe,
assieme ai suoi compagni e alle sue maestre,
per brindare e condividere con loro la gioia della sua prima comunione con Cristo;
era giusto che andasse fatto,
considerato che è anche con loro che il mio bambino trascorre metà della propria giornata, condividendo gioie, preoccupazioni, progetti , passioni e sopratutto emozioni...


Angeli...perchè...
...perchè in ogni bambino c'è un Angelo
ed ogni bambino ha il suo Angelo!


La base della torta è stata realizzata con questa ricetta,
definita con decori in pasta di zucchero e ghiaccia reale
e rivestimento in cioccolato plastico.

martedì 11 maggio 2010

UN INCONTRO SPECIALE



...quello che Domenica scorsa ha vissuto il mio bimbo...
la prima comunione con Cristo...
e a questo punto non credo che ci sia bisogno di parole
per descrivere l'emozione che dimorava nel mio nel cuore.
Rivivo il momento in cui Gianmarco avanza lungo la navata della chiesa
e intanto un nodo in gola comincia a sciogliersi in lacrime colme di gioia,
fino a trovare l'apice della commozione ,nel momento in cui lui,
schiudendo le labbra sussurra:

"SONO PRONTO SIGNORE"

E così, come ormai sono solita fare,
ho voluto trasferire la gioia di questa giornata nella torta da lui tanto desiderata,
dove un tenerissimo fraticello di campagna osserva con affetto
un bimbo intento a dialogare con il Signore, mentre un cagnolino fa la guardia affinchè nessuno possa disturbare
e dei piccoli gattini fanno a gara per riuscire catturare
delle tenere farfalline che non smettono di svolazzare

Il tutto ovviamente funge da decoro a questa torta.

venerdì 30 aprile 2010

I SAPORI DEL BORGO

Immagini prese dal web

Prime ore del mattino,ho alzato la serranda
e già mi appare l'orizzonte dove fugge il mare,
solcato da pescherecci vagabondi che giungono alle rive per soddisfare i desideri
di chi si appresterà a gustare del pesce locale,
lasciando scie bianche come candidi ricami
nell'azzurro del golfo di Sferracavallo.

Apro la finestra e mi investe il fresco e pungente odore di salsedine,
a me ormai tanto caro e familiare
mentre dalle vie del piccolo borgo di pescatori
si innalzano i ritornelli delle voci dei venditori ambulanti
che decantano le proprie mercanzie,
mescolati alla gradevolezza dei canti delle casalinghe che spazzano i cortili
e si affacciano sui terrazzi ombreggiati
per stendere la biancheria che profuma di fresco e di pulito.

Ascolto il borbottio dei motori delle barche dei pescatori che adesso diviene meno gracchiante
più scoppiettante fino a cessare
perché la riva è ormai vicina e si comincia a remare.

Mi affretto ad indossare la mia comoda tuta per raggiungere la fontanella
nella via dei Barcaioli dove,
all'interno di cesti di vimini intrecciati i pescatori hanno adagiato il loro pescato.

Una festa di colori e odori si propone alla mia vista, catturata e stregata dalle prelibatezze che stamane il mare ci ha voluto donare,
ho l'imbarazzo della scelta su cosa acquistare...
infine decido,oggi scelgo questo,
tanto so che domani il mare avrà ancora tante bontà da regalare.


"GAMBERONI CON RISO PILAF AI SAPORI DEL BORGO"

Ingredienti
5 arance
20 gamberoni
70 g di burro
1 bicchiere di brandy
500 g di panna
100 g di concentrato di pomodoro
sedano, carota e cipolla q.b.
1 bicchiere di vino bianco
farina q.b.
350 g di riso pilaf
1 foglia di lauro
curry c.b.
Procedimento
Pulite i gamberoni e levate la testa e la buccia.
Preparate un fumè di pesce lasciando soffriggere il sedano, carote, cipolle
insieme alle teste dei gamberoni,
sfumate con il vino bianco,aggiungete il concentrato di pomodoro
lasciando cuocere per qualche minuto.
Setacciate il composto e versatelo in un nuovo tegame
dove farete legare il tutto con una spolverata di farina.
Fate soffriggere con un po' di burro i gamberoni, unite il brandy,
mezzo bicchiere di succo d'arancia , tre mestoli del fumè già preparato e la panna;
togliete i gamberoni dalla salsa, tagliate le arance a metà e svuotatele;
cuocete in forno il riso pilaf precedentemente tostato sul fuoco (con cipolla, olio e vino bianco) allungate con un litro di brodo vegetale che vi sarete preparato in precedenza,
spolverate con del curry,versate in una pirofila,
coprite con la carta stagnola e cuocete in forno a 180°C per 20 minuti.

Non appena il riso è cotto, mettetelo all'interno delle arance svuotate,
introducetevi anche i gamberoni e salsate.

mercoledì 28 aprile 2010

LA SIESTA DEL COW BOY



1...2...3...4...5...6...7...8..
9
gli anni che compie il mio piccolo grande uomo.
Nove anni di allegria, euforia, bisticci, capricci e teneri abbracci..
nove anni d'amore fino a strafogare e che non può mai bastare.
Ed eccomi anche stavolta alle prese con la sua nona torta...
e mentre all'inizio i soggetti erano teneri orsetti,
seguiti poi dalla squadra del cuore che tante volte tendeva a cambiare,
adesso la passione si è realmente mostrata
e devo dire che da parte del mio ometto va anche abbondantemente coltivata,
tra scatenati rodei
dolci coccole
agli amici del cuore
che durante la settimana si diverte a cavalcare
Poteva quindi mancare una torta adatta alla situazione?
Ve la mostro ma stttttt...non fate baccano.
Il mio cow boy sonnecchia beato e indisturbato
in previsione di scatenarsi nella follia e l'allegria
di chi tra non molto verrà festeggiato.

"TORTA SIESTA NEL SELVAGGIO WEST"


Ingredienti
1 confezione di panna da montare da 250 ml
220 g di cioccolato al latte
latte a cacao per inumidire q.b.
gocce di cioccolato q.b.
cioccolato plastico neutro e colorato
zucchero di canna e granella di nocciole q.b.
Procedimento
Procurarsi un anello per torte farcite, porre alla base il primo disco di pan di Spagna al cioccolato, inumidirlo con il latte al cacao e farcire con abbondante panna montata
mescolata a gocce di cioccolato.
Porre sopra il secondo disco di pan di Spagna al cioccolato,
inumidire anche questo e versarvi sopra una crema composta
da panna montata e cioccolato al latte
precedentemente sciolto al microonde.
Definire con l'ultimo disco di pan di Spagna anch'esso imbevuto e
leggermente pennellato da gelatina neutra a freddo.
Tenere in frigo per tutta la notte.
Sformare la torta e rivestirla con una sottile sfoglia di cioccolato plastico,
in base alle tonalità che il disegno della torta prevede
e completare con i soggetti anch'essi in cioccolato plastico,
precedentemente preparati e lasciati asciugare.

Auguri mio piccolo cow boy...
e che il futuro ti riservi sconfinate praterie assolate
da esplorare e cavalcare !!!