Una torta che è una preghiera, che fa bene allo spirito ,
ecco come la definirei, piuttosto che una catena o quant'altro abbia letto in rete;
perché sinceramente non lo so se quel giorno cercavo,
oppure no,
qualcosa che mi consolasse,
che mi rincuorasse o semplicemente mi aiutasse a sperare in qualcosa di migliore,
e quando Giusy, simpatica donna da poco conosciuta
mi propose di fare questo dolce
mi parve del tutto naturale accettare,
probabilmente avevo bisogno di qualcosa a cui aggrapparmi.
Mi mise in mano un bicchierino con all'interno uno strano impasto
che avrei dovuto "curare" con amore e devozione
fino a trasformarlo nella torta che oggi vi mostro.
La cosa strana è che io all'interno di quel bicchierino
oltre a quel che realmente conteneva
avevo riposto tutta la mia fede e devozione che necessita nel chiedere una "grazia";
ogni fase e ogni mossa prevista per la preparazione della torta del Santo
veniva da me eseguita con lo stesso trasporto di una preghiera
e mai taglio di torta fu più solenne ,
essendo questo il momento in cui
colui che ha fatto la torta esprime il desiderio
circondato dai propri familiari.
Eccovi dunque la ricetta della
"TORTA DI PADRE PIO"
1 giorno: mettere nel recipiente di vetro 2bicchieri di farina due di zucchero
senza mescolare.
(la torta può essere iniziata in questa maniera anche senza l'impasto madre)
2 giorno:mescolare l'impasto.
3 e 4 giorno: lasciare riposare l'impasto senza mescolare.
5 giorno: aggiungere 1 bicchiere di latte 1 di farina ed uno di zucchero.
6 giorno: mescolare l'impasto
7, 8 e 9 giorno: lasciare riposare l'impasto senza mescolare
10 giorno: togliere 3 bicchieri dell'impasto e donarlo a 3 persone.
Adesso all'impasto restato aggiungere
2 bicchieri di farina,
1 bicchiere di latte,
1 bicchiere di olio,
1 bustina di lievito per dolci,
1 mela tagliata a pezzetti,
100g di uvetta(se piace) .
Impastare bene il tutto sempre con il cucchiaio di legno,
versare in una tortiera imburrata
e porre in forno preriscaldato a 160° per 30/40 minuti circa.
Si può inoltre aggiungere qualsiasi altro ingrediente piaccia;
io per esempio, ho sostituito l'uvetta con gocce di cioccolato
ed ho aggiunto un abbondante grattugiata
di buccia di arancia e limone.
L'assaggio della torta è stato una sorpresa,
un dolce rustico così come ogni dolce semplice e popolare,
ma sicuramente con qualche ingrediente in più ...
la fede, la speranza e l'amore.
Può darsi che qualcuno starà pensando quanto tutto ciò possa essere stupido e banale,
ma a me piace crederci
e da allora dono soltanto due bicchierini
tenendone sempre uno per me;
l'impasto " madre"del dolce è costantemente vivo e presente
nella credenza della mia cucina
e c'è sempre un bicchierino pronto da donare a chi vuol sperare ;
ogni taglio è una richiesta di grazia per me, per Bea, per Giuseppe, per Gianmarco, per Franco e per chiunque altro ne abbia bisogno,
perché di grazie non ne bastano mai!!!!
Quanto alla mia grazia, vi potrò sembrare folle,
ma mi piace pensare che il Santo abbia interceduto per me.
Notizie utili
Questo dolce non va rifiutato; non usare sbattitore elettrico; non mettere in frigo;
Il dolce va preparato da una sola persona e condiviso in famiglia. Tutto il preparato va elaborato a mano con cucchiaio di legno e all'interno di un contenitore di vetro.
Durante la cottura rivolgere a Padre Pio un pensiero e tre preghiere sentite finendo con:
" O SIGNORE MI BENEDICA, MI GUIDA E MI DIA MISERICORDIA E PACE..."
l’ultimo giorno non è per forza obbligatorio togliere 3 bicchieri,
ne potete anche togliere 1 in modo che rimanga a voi, insomma potete scegliere……
Colui che riceverà l'impasto dovrà versarlo in un contenitore di vetro
ed iniziando da questo aggiungervi gli ingredienti del primo giorno e via via fino al decimo.
8 commenti:
tempo fa lo feci pure io e non trovo affatto che sia stupido anzi...nella vita si ci aggrappa spesso a qualcosa che possa lenire il dispiacere o possa farti trovare la speranza ..hai fatto bene a postarlo..poi ognuno e' libero di crederci o meno...bacioni cara e idealmente ne assaggio una fetta insieme a te
Il tutto è molto affascinante, pieno di mistiche simbologie. E per una che ama l'uncinetto come me l'idea del centrino filet usato come mascherina per decorare il dolce è fantastica!
Un abbraccio,
Rosa
Ciao Tesora,
se hai voglia di fare un giretto sul mio blog c'è un pensierino per te!
Un abbraccio, ciao ciao
Bietolin@
Cara Roby, credo che l'attesa e la cura nella preparazione, la condivisione e la preghiera siano un modo per farci stare meglio e per chi crede anche farci essere vicini a chi si prega.
Ti auguro ogni bene, un abbraccio
Che bella cosa, un dolce che fa anche bene all'anima, comlimenti per questo post
Un abbraccio
Ti voglio bene!
Marzia
a me è piaciuto tantissimo questo post, ha fatto bene a farlo, complimenti!!!
a presto e complimenti per tutte le tue delizie,
ciaoooooooooooooooooooo
Ciao cara Roby, spero che le tue speranze siano diventate realtà.. e che ora tu te ne stia a goderti sole, mare, spiaggia ma soprattutto la famiglia e gli affetti.
Mi auguro di rivederti presto ed intanto ti mando un grosso abbraccio. Debora
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